venerdì 26 aprile 2013

Cuatro Bar: l'aperitivo italiano a Barcellona

Il Cuatro Bar non è solo un semplice bar, ristorante o cockteleria, ma è un locale moderno in cui si respira arte e cultura e dove è possibile godere del miglior aperitivo italiano a Barcellona.
Ottimi piatti tipici accompagnati da uno spritz da leccarsi i baffi direbbero in molti...eh già, proprio i baffi perchè una delle serate a tema organizzate dai mitici proprietari si chiama la festa del baffo (del bigote in spagnolo), cioè chi porta i baffi naturali è il benvenuto e chi non li ha può sempre farseli disegnare all'interno del locale, magari dopo un delizioso mojito o anche due!
Ma è altrettanto imperdibile l'originale Electrobuffet del giovedì o la serata SNAP con aperitivo e musica dal vivo che di solito si svolge il martedì o il mercoledì di ogni settimana e non è finita qui perchè spesso è possibile assistere a creazioni di body painting dal vivo e piccoli spettacoli teatrali, ma per chi non vuole rimanere a mani vuote, consigliamo di iscriversi alla pagina facebook del Cuatro Bar per essere aggiornati sulle date degli eventi.
Ancora non siete convinti di andare al Cuatro Bar? Allora possiamo dire che alle pareti sono affissi dei meravigliosi quadri dell'artista italiano Roberto Paini che regalano all'ambiente un'atmosfera unica, magica e anche un pò profana.
 
 
 
 

Eugenio Finardi live @ Barcellona

Il celebre cantautore italiano Eugenio Finardi, ospite del festival Cose di Amilcare, si è esibito a Barcellona in un concerto intimo e nostalgico, nel quale ha ripercorso la sua grande e intensa carriera ma si è anche lasciato andare con alcune cover di artisti come per esempio Bob Marley e duetti con il cantante catalano Joan Isaac.
Nel pomeriggio, prima del concerto, Finardi ha tenuto anche una conferenza presso l'Istituto italiano di cultura di Barcellona regalando al pubblico momenti piacevoli e parole intense di significati come solo i grandi cantautori riescono a fare...

La Barceloneta: il mare a Barcellona

Barcellona è una grande città che si affaccia sul mar Mediterraneo e questo è noto pressochè a tutti. Quello che in molti italiani non conoscono è il quartiere della Barceloneta, le sue origini e l'atmosfera che si respira in questo Barrio marinero della capitale catalana.
Siamo andati perciò alla scoperta della Barceloneta con la nostra Annalisa e abbiamo registrato questo breve video...




Sonar Barcelona 2013 - 13.14.15 Giugno

SONAR BARCELONA 2013 - Festival of Advanced Music and New Media Art


La ventesima edizione del Sonar sta per arrivare a Barcellona! Tra i grandi nomi di quest'anno ci saranno Richie Hawtin, Pet Shop Boys, Kraftwerk, Soulwax, Skrillex e tanti altri che regaleranno alla capitale catalana le ormai solite giornate di locura completa verso la metà di Giugno.
Per maggiori info sui biglietti e sul programma completo del Sonar 2013 potete visitare la pagina web ufficiale: http://www.sonar.es/en/2013/
Intanto godetevi qualche frammento dell'esibizione improvvisata al mercato della Boqueria del Dj canadese Richie Hawtin nell'edizione del Sonar 2012...


Stefano Bollani @ Barcelona Jazz Festival

Di artisti italiani a Barcellona se ne vedono un sacco, famosi e meno famosi, bravi e meno bravi, ma lui, Stefano Bollani, è riuscito davvero a mettere tutti d'accordo, concedendosi in un'esibizione memorabile, anche perchè verso metà concerto ha cominciato a circolare all'interno del locale la voce sulla caduta del governo Berlusconi!
Già nel pomeriggio Stefano si era dimostrato disponibile e simpatico rilasciando un'intervista alle nostre telecamere, poi lo abbiamo raggiunto col suo entourage presso lo storico locale Luz de Gas, uno dei più antichi e affascinanti di tutta Barcellona.
Memorabile il concerto dicevamo giustappunto, i suoni di un pianoforte che riempiono l'anima, note semplici come semplice si è dimostrato il pianista, quasi intimorito di fronte al mix di pubblico catalo-italiano...ma l'esibizione scioglie gli spettatori lentamente, gli applausi cominciano a scrosciare e quando fa del jazz sulle note dei cartoni animati, diventano risate. Ma c'è ancora tempo per dediche suggestive e romantiche in un ambiente meraviglioso in cui il grande Bollani, per un paio d'ore è riuscito a portarci indietro nel tempo.


Il Robin Hood delle banche

di Annalisa Pellegrino

 
Catalano, 36 anni, faccia pulita,un ragazzo come tanti eppure Enric Duran Giralt è stato definito il Robin Hood delle banche. Attivista e sostenitore del sistema per la diminuzione regolare e controllata della produzione economica con l’obbiettivo di stabilire una nuova relazione di equilibrio tra l’essere umano e la natura ma soprattutto tra gli stessi esseri umani, si è guadagnato questo appellativo quasi cinque anni fa. Tutto è iniziato il 17 settembre del 2008, quando Duran pubblica un articolo chiamato “ho rubato 492.000 euro a chi più ci deruba” per denunciare il sistema capitalistico e per creare alternative alla forma attuale della società, stampato sul giornale gratuito “Crisi”. Nell’articolo Enric spiega il procedimento seguito. Egli Chiese 68 prestiti differenti a 39 entità finanziarie con le scuse più normali : comprare una macchina, riformare casa etc. ,creò una impresa fantasma e falsificò documenti affinchè il sistema di controllo del credito non rilevasse questo indebitamento esagerato. Pubblicato l’articolo annunciò che si sarebbe trasferito per un tempo indeterminato in un altro continente per sfuggire alle denuncie degli enti defraudati. Dichiarò inoltre di tenere per sè una piccola somma di denaro per sopravvivere durante questo tempo e non scartò l’idea di poter finire ugualmente in prigione. La cosa incredibile fu che nessuno tra gli enti truffati sporse denuncia contro Enric Duran, alcune delle banche dichiararono addirittura che le somme sottratte erano di scarsa rilevanza. Davanti alla mancanza di un processo a suo carico, Duran si chiese se quello che si voleva mantenere non fosse appunto un silenzio su tutta la faccenda per non dare risonanza alla sua protesta. Un mese dopo la scottante pubblicazione, il 17 di ottobre pubblicò un ulteriore dichiarazione intitolata “ Visto che si è smascherato chi ci deruba, presto tornerò alla attività pubblica” con la ferma volontà di far conoscere al mondo intero la triste verità che politici e banchieri vanno di pari passo per saccheggiare quanto più è possibile i cittadini e portando ad esempio l’assurdità dell’aiuto di 2 miliardi di euro di denaro pubblico concessi dall’Unione Europea agli enti finanzieri. Lo stesso 17 ottobre ben 18 entità finanziarie denunciarono Enric Duran. .Il 17 di marzo 2009 Duran tornò alla ribalta con un nuovo periodico: “Possiamo vivere senza capitalismo” (Podemos vivir sin capitalismo) e fu arrestato dalla polizia. ( Blog: http://enricduran.cat/). Ma per cosa si batte Enric Duran? Cosa ha fatto scattare in lui la voglia di cambiare le cose?. Tutto il denaro preso ai vari enti finanziari è stato totalmente usato per cause sociali e per creare riviste gratuite. I due unici modi per cambiare le cose per Duran sono la disobbedienza civile e l’ espropriazione bancaria e ipotizza come opzione differente alla struttura della nostra società attuale, oppressa da pesi politici e economici, una cooperativa integrale ( in questo caso CIC, Cooperativa Integral Catalana) la quale consiste in una forma giuridica che permetta di costruire uno spazio di relazioni economiche autogestite tra quelli che vi partecipano, si escludono e ci si protegge dall’azione delle banche e dello Stato e legalmente può essere definita come una cooperativa mista di servizi e consumo dove le imprese e le singole persone possano partecipare scambiando servizi internamente alla cooperativa e vendere all’infuori di questa http://iceautogestion.org/index.php?option=com_content&view=article&id=264:la-cooperativa-in . Questi gli ideali in cui crede fermamente Duran che il 7 di febbraio del 2013 ha sollecitato la sospensione del suo giudizio prevista per il 12 di febbraio, apportando alla sua richiesta motivazioni come la lesa al diritto di difesa, avendo avuto solo tre settimane di preavviso per preparare le prove relative al processo e essendosi visto respingere ben 32 testimoni tra impiegati delle stesse officine bancarie etc. Davanti a questa “farsa giuridica” come l’ha definita Enric, il Robin Hood dei giorni nostri ha optato per la disobbedienza civile e non si è presentato a giudizio. Forse le modalità dell’attivismo di Duran possono essere messe in discussione è opinabile il suo modo di agire, però quello che questo ragazzo ha iniziato è un movimento diverso, per una volta meno astratto, fatto di idee, fatti e soprattutto alternative, cose in cui poter credere e cose su cui riflettere, un esempio da tener presente e sicuramente una spinta di cui abbiamo bisogno!

Il pizzaiolo italiano che non può mangiare la pizza

di Annalisa Pellegrino


La maggior parte delle persone può mangiare quello che vuole senza problemi,ma per un numero minore di persone, che sfortunatamente aumenta anno dopo anno, determinati alimenti possono provocare reazioni negative che si differenziano da un soggetto all’altro. Gli alimenti sono sempre più contaminati, e la continua assunzione di prodotti trattati con sostanze chimiche ci rende sempre più vulnerabili verso malattie “nuove”. Sempre più si sente parlare di allergie alimentari o ancora intolleranze alimentari, che, associate ad uno stile di vita irregolare il quale prevede una periodica alterazione del regolare ritmo fisiologico sonno-veglia, peggiora la forma fisica e psichica di ciascuno di noi. Secondo ricerche pubblicate dalla Stanford University Medical School dal dottore Bruce Lipton lo stress rappresenta la causa del 95% dei disturbi e delle malattie, tenendo conto poi che appena avvertiamo dei malesseri ricorriamo all’uso di farmaci (antibiotici, antiinfiammatori, antidolorifici etc.) che contribuiscono a indebolire il nostro organismo e a volte ad accentuare il malessere stesso la situazione non può che peggiorare. Il fatto più preoccupante però è che la maggior parte dei disturbi odierni presentano caratteristiche sempre differenti o hanno degli sviluppi imprevedibili, che variano da individuo a individuo e che fanno risultare ogni caso simile solo a se stesso rendendo sempre più difficile l’individuazione di una cura che valga per più soggetti. Per questo voglio raccontare la storia di Luigi D’Annunzio, ragazzo di 22 anni di Chieti, che vive a Barcellona e per vivere “fa la pizza” ma è condannato a non poterla mangiare. –“Luigi, dove e quando hai iniziato a fare La pizza?” – “ Avevo 18 anni, ho imparato in una pizzeria della mia città. E’ iniziato tutto come un gioco, ma poi mi sono reso conto che il campo della ristorazione poteva consentirmi di muovermi, di viaggiare, e mi sono impegnato per diventare un bravo pizzaiolo”. –“Improvvisamente ti sei accorto di non stare bene, cosa è successo?” –“ E’ stata una cosa improvvisa. Finito l’esame di stato sono partito per Londra. Ho iniziato a lavorare mettendo in pratica tutto quello che avevo imparato, e le cose andavano abbastanza bene, lavoravo nel ristorante pizzeria Santa Maria, la pizzeria più famosa di Londra. Dopo poco più di anno sono tornato in Italia e inaspettatamente mi sono trovato ricoperto di sfoghi cutanei allergici. Nei vari ospedali nessuno riuscì ad individuare precisamente il tipo di sfogo e dopo mille prove allergiche l’unico risultato più sicuro era quello di dover eliminare dalla mia alimentazione il grano e tutti i suoi prodotti. Alla fine arrivarono ad eliminare tutti gli alimenti, perché continuavo a peggiorare e la mia dieta era fatta di solo riso. Mi rivolsi poi ad una dottoressa omeopatica che mi curò con prodotti naturali e molto lentamente sono migliorato, la maggior parte degli sfoghi è sparita, ma non sono mai più tornato come prima, neanche ora. La mia dieta continua ad essere abbastanza rigida ma ho reinserito molti alimenti. Nessuno è mai riuscito a dirmi cosa ho di preciso”. –“Ti crea problema continuare a fare la pizza e non poterla mangiare?”. –“ Il problema è che sono consapevole del fatto che il mio lavoro è causa del mio male. La farina è come una polvere, la respiri è nell’aria. Lasciando questo lavoro forse potrei stare meglio ma è l’unica cosa che so fare e bene, quindi ho deciso di continuare cercando di limitare i danni e convivendo con il mio problema”. –“Pensi che un giorno tornerai a mangiare quello che ora hai eliminato dalla dieta?”. –“ Con il tempo impari a sentire il tuo corpo, ognuno è medico di se stesso, quello che si deve trovare è uno stile di vita sano e un’ alimentazione quanto più varia possibile”. –“Come vivi in mezzo alle altre persone in fatto di non poter mangiare liberamente?”. –“All’inizio è stata molto dura, ero abituato a mangiare di tutto, a tutte le ora del giorno, ora mi sono abituato e i miei amici con me”. La testimonianza di Luigi vuole essere un incoraggiamento per tutti quelli che a un certo punto della loro vita si sono trovati o si troveranno a dover cambiare completamente le proprie abitudini. Con la volontà si possono superare tanti mali e la speranza è sempre l’ultima a morire

25-N Catalogna al voto per l'Indipendenza!?

Lo scorso 25 Novembre i catalani sono stati chiamati al voto per decidere le sorti del proprio futuro politico, economico e forse dell’indipendenza.
Convergencia I Uniò, il partito di centro-destra guidato dal presidente uscente Artur Mas, ha vinto le elezioni ma ha perso ben 12 seggi rispetto al 2010, perciò il vero vincitore è stato proclamato, a furor di popolo e al grido “Visca Catalunya Lliure”, Oriol Junqueras, il presidente di Ezquerra Republicana, ovvero la sinistra indipendentista e anti-monarchica. Ma non è finita qui perchè il crollo previsto dei socialisti catalani c’è stato davvero, ma sono caduti sul materasso non facendo così tanti danni come i popolari si auspicavano, gli Indignados entrano con forza in parlamento, i verdi e C’s aumentano notevolmente la propria presenza di deputati. Adesso per portare avanti il discorso dell’indipendenza ne vedremo delle belle…
Puoi accedere da questo link al canale youtube di Italiani a Barcellona TV per vedere i video e saperne di più: http://www.youtube.com/user/ItalianiaBarcellona


La mostra del cinema italiano di Barcellona

 
 
 
 
 
 
 
 
MOSTRA DEL CINEMA ITALIANO DI BARCELLONA (dal 14 al 18 Dicembre 2012)
A Barcellona, venerdì 14 dicembre, è stata inaugurata presso il cinema Verdi, la prima mostra del cinema italiano qui in Catalogna. Un festival dei festival, come definito dall’organizzazione, in cui sono stati raccolti i migliori film italiani dell’ultimo anno, tra le mostre di Cannes, Locarno ecc.
A presentare i propri lavori sono intervenuti di persona anche i protagonisti: Ferzan Ozpetek, Elio Germano, Edoardo Gabbriellini e altri ancora arriveranno nei prossimi giorni nella capitale catalana: Marco Tullio Giordana, Susanna Nicchiarelli e Giuseppe Piccioni sono infatti attesi con trepidazione. Lo scopo della mostra è diffondere la sempre apprezzata cultura cinematografica italiana nel mondo e, perchè no, tentare di promuovere e distribuire alcune di queste pellicole qui in Spagna.
La mostra si concluderà il prossimo martedì 18 Dicembre. Nel frattempo, per saperne di più, è possibile vedere sul nostro canale youtube (http://www.youtube.com/user/ItalianiaBarcellona) il video con interviste ai protagonisti realizzato per voi da Italiani a Barcellona Tv e leggere la recensione a cura di Elisa Fiorucci di “Padroni di casa”, il film presentato dal giovane e talentuoso Edoardo Gabbriellini che vede tra i protagonisti Elio Germano, Valerio Mastandrea, Gianni Morandi e Valeria Bruni Tedeschi.
In basso, al termine della recensione del film, troverete il programma completo della mostra.
PADRONI DI CASA – di Edoardo Gabbriellini (90′, Italia, 2012)
Risulta sempre estremamente difficile vomitare un giudizio schietto rispetto ad un film appena visto che, per una ragione o per l’altra, emerge dal panorama piatto di una cinematografia nazionale decimata dai tagli al comparto culturale. Da una parte si vorrebbe applaudire il regista per aver proposto un discorso che riprende temi di attualità, mescolandoli con suggestioni personali e con un cast che sorregge degnamente tutto il film. Dall’altra si ravvisano in maniera evidente alcuni elementi che ci lasciano intuire tutta la strada che manca al regista giovanissimo per forgiare un suo stile, distintivo e maturo.
Come lo stesso Gabbriellini ci ha suggerito, Padroni di casa è un film sulla paura: la paura dell’altro, del diverso, la paura di scoprirsi indifesi e sprovveduti di fronte a ciò che non conosciamo, ed infine la paura che esplode spesso sotto forma di violenza, non trovando altre vie per esprimersi ed essere accolta. Nel momento in cui i fratelli ed imprenditori edili Elia e Cosimo (Elio Germano e Valerio Mastrandrea) fanno irruzione nell’universo chiuso del piccolo paese dell’Appennino tosco-emiliano, claustrofobico e crudele come la Dogville di Von Trier, l’apparente tranquillità locale viene letteralmente sconvolta. Non c’è bisogno di introdurre lo straniero e l’immigrato di turno per palesare la diffidenza e la conseguente chiusura difensiva; l’alterità è personificata da connazionali con un accento diverso i quali, in situazioni capovolte, avrebbero probabilmente attuato allo stesso modo. In questo senso il contesto, sganciandosi da referenti concreti, esprime l’universalità del discorso presentato; è un luogo come un altro, un non-luogo, la cui scelta è stata dettata semplicemente dalla provenienza geografica di uno degli attori.
Gli altri temi che popolano l’universo di Padroni di casa – l’alienazione di una generazione senza passato né futuro, la malattia come vergogna da nascondere, il successo come valore fondante dell’esistenza – trascendono infatti la determinazione geografica per abbracciare alcune spie della società contemporanea che riflettono, in modo differente ma intimamente connesso, quel sentimento di paura che informa di sé, talvolta inconsciamente, molte nostre azioni.
Esorcizzare la paura mettendola in scena, dunque, ed accompagnare lo spettatore all’interno di un racconto che parte con toni comici, prosegue con momenti di forte tensione, per concludersi drammaticamente. Una costruzione non originalissima ma ben sostenuta, controllata da una regia salda, da un montaggio consapevole e da una recitazione sempre funzionante. Qualche falla sembra fare capolino nella sceneggiatura, soprattutto in concomitanza con i momenti finali in cui alcune forzature e una certa inverosimiglianza, forse funzionale all’epilogo, prende il sopravvento conducendo alla spedizione punitiva contro gli estranei, punto di snodo della tragedia finale. Ma il dubbio si inficia soprattutto in relazione alla dinamica della seconda coppia che imbastisce il discorso filmico, quella di Fausto e Moira (Gianni Morandi e Valeria Bruni Tedeschi). Se, da una parte, emerge in maniera fin troppo evidente lo sfinimento del marito costretto a rinunciare alla sua carriera da cantante per accudire la moglie affetta da una malattia invalidante, dall’altra la relazione fra i due mostra un’intrinseca debolezza nei dialoghi mancati e nell’insufficiente esplicitazione del sentimento di paura che anche in questo caso non permette una reale comunicazione fra due esseri umani.
Nonostante questa mancanza, rimane il tentativo riuscito di mettere in scena alcuni tratti della nostra società eludendo una loro rischiosa semplificazione a fini spettacolari e cucendo un racconto che procede più per indizi che per arroganti posizioni valoriali, in linea con certo cinema contemporaneo che si fa osservatore partecipante della realtà che riproduce. E che ci chiama in causa in quanto membri di quella stessa realtà.
Elisa Fiorucci

Programma completo MCIB

venerdì 14 dicembre

Cine Verdi alle 20:00 Inaugurazione Consegna del premio CSCI d’Onore a Ferzan Özpetek Proiezione Magnifica presenza (105’) di Ferzan Özpetek con la partecipazione del regista e di Elio Germano alle 22.30 Padroni di casa (90′) di Edoardo Gabbriellini con la partecipazione del regista e di Elio Germano

Sabato 15 dicembre

Cine Verdi Park alle 18:00 Nina (80’) di Elisa Fuksas con la partecipazione della regista alle 20:00 La guerra dei vulcani (52’) di Francesco Patierno con la partecipazione del regista alle 22:00 Stromboli (1950-107’) di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman

Domenica 16 dicembre

Auditórium de La PedreraPg. Gràcia 92 alle 11:00 Pinocchio (78’) di Enzo d’Alò con la partecipazione del regista
Cine Verdi Park alle 18:00 Cortometrajes alle 19.30 Consegna del Premio CSCI al Miglior Cortometraggio Giuria: Ángel Sala (presidente), Tonj Acquaviva, Giuseppe Capotondi alle 20:00 È stato il figlio (90′) di Daniele Ciprì alle 22:00 La scoperta dell’alba (92’) di Susanna Nicchiarelli con la partecipazione della regista

Lunedì 17 dicembre

Cine Verdi Park alle 17.30 Pinocchio (78’) di Enzo d’Alò con la partecipazione del regista alle 20:00 L’intervallo (90′) di Leonardo Di Costanzo alle 22:00 Il rosso e il blu (98′) di Giuseppe Piccioni con la partecipazione del regista

Martedì 18 dicembre

Cine Verdi Park alle 19.30 Romanzo di una strage (129′) di Marco Tullio Giordana con la partecipazione del regista alle 22.15 La guerra del maiale (100’) di David Maria Putortì con la partecipazione del regista
Mostra de Cinema Italià de Barcelona dal 14 al 18 dicembre 2012 Presso: Cinema Verdi, Carrer Verdi 32 – Cine Verdi Park, Carrer Torrijos 42 Ingresso gratuito limitato – gli inviti potranno essere ritirati presso i cinema dove si proiettano le pellicole. Programma da scaricare: ESCAT Per maggiori informazioni: facebook

Il concerto degli Agricantus a Barcellona

In occasione dell’uscita di Kuntamari, il nuovo album degli Agricantus, e della loro esibizione al C.A.T. di Barcellona, nell’ambito del festival “Cose di Amilcare“, abbiamo intervistato Rosie e Tonj, membri storici del gruppo.


Il Festival Cose di Amilcare...

La’ dove senti cantare fermati……i malvagi non hanno canzoni.
Nasce a Barcellona “Cose di Amilcare”, associazione culturale dedicata ad Amilcare Rambaldi, padre della canzone d’autore, ideatore del Festival di San Remo e del Club Tenco. Quest’ultimo viene fondato in contrapposizione all’oramai troppo commerciale Festival di San Remo, con lo scopo di valorizzare l’arte e la poesia nell’ambito musicale, diventa così in Italia una delle più importanti rassegne della musica italiana e internazionale.
“Cose di Amilcare” ha organizzato un Festival che prevede, non solo esibizioni musicali di artisti di tutto il mondo, patrocinati da personalità di spicco del mondo della musica catalana, ma anche incontri, mostre e proiezioni cinematografiche che danno vita ad una esperienza di tipo unico, dove le differenti culture e le diverse lingue si fondono per arrivare direttamente sul palcoscenico.
Tutti gli artisti che parteciperanno all’evento sono anche presenti in un doppio CD, con il quale si vuole diffondere il più possibile il corpo e lo spirito della manifestazione.
Il primo concerto si è tenuto il 18 ottobre e ha visto come protagonista Jarek Nohavica, cantautore autodidatta e icona della musica ceca, che con la collaborazione di Roger mas,padrino della serata, ha dato vita ad uno spettacolo pieno di colore che ha coinvolto indistintamente gli affezionati del suo genere e quelli che più semplicemente si sono fatti trasportare dalla musica, tra poesie d’amore e ritmi folkloristici. Il festival prevede una serie di concerti che si concluderanno in Aprile,ma non finisce qui, “Cose di Amilcare” sarà presente anche nella trasmissione radiofonica settimanale di Radio Contrabanda di Barcellona, 91.4 FM nel programma in italiano Zibaldone in onda ogni venerdì dalle 18.00 alle 20.00 e in streaming in www.contrabanda.org e nella pagina web dell’associazione www.cosediamilcare.eu.