martedì 23 febbraio 2016

Guccini a Barcellona (con video)

Gli italiani a Barcellona che contano ci sono tutti. Fuori dal Centro Artesà Tradicionàrius di Barcellona, nel mondo normale, si festeggia San Valentino, c‘è il big match del campionato e poi anche il festival di Sanremo, ma a noi, onestamente, qualcuno ha insegnato ad essere contro l‘ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto. Quel qualcuno si chiama Francesco Guccini e lo sa bene il nostro amico Steven Forti, factotum fantasioso dell‘ormai celebre festival “Cose di Amilcare“. 
Con la dialettica degna del miglior Branduardi e il carattere pungente e provocatorio come Hendrix, tanto per rimanere in tema di neo-scapigliati, Steven offre ai suoi connazionali e non, un omaggio al grande cantautore emiliano e il pubblico delle grandi occasioni non può far altro che apprezzare e ringraziare.


Francesco Guccini a Barcellona

Steven Forti - Cose di Amilcare


Come tutti gli omaggi che si rispettano, Guccini se ne sta tranquillo seduto sulla sua poltroncina, almeno per tutta la prima parte, in cui si alternano sul palco vari artisti internazionali che si esibiscono, nelle proprie lingue madri, in cover di canzoni più o meno conosciute del nostro Francesco. 
Miquel Pujadó e Roger Mas si cimentano in catalano. Il primo canta con spensierata nostalgia  “Un altro giorno è andato“. Mas invece offre una versione sentita e sempre commovente di “Canzone per un‘amica“. Dopo di loro tocca al delizioso trio TroffaHamra con la chicca “E tornó la Primavera“ e a Tamar McLeod Sinclair, la quale strappa applausi con la finezza del suono del pianoforte e una versione di “Ti ricordi quei giorni“ in lingua maori. 
Poi c‘è lei, Rusó Sala, il cui fascino e quell‘eleganza un po' rétro mentre canta, accompagnata alla chitarra da Caterinangela Fadda, “L‘osteria dei Poeti“, meriterebbero un articolo a parte e un romantico, intimo brindisi, esattamente come quello da lei proposto alla fine dell‘attuazione. 
Non può mancare il grande ‘Flaco‘ Biondini che prima esegue “Scirocco“ e poi in coppia con la grintosa e infaticabile Silvia Comes alla voce, suona “Amerigo“ e in conclusione, come non poteva essere altrimenti, “La locomotora“, versione catalana della locomotiva gucciniana.
Le parole cambiano ma i brividi provocati dalla bomba contro l‘ingiustizia e dalla fiaccola dell‘anarchia sono completamente identici.


Roger Mas
TroffaHamra
Rusó Sala



Dopo la pausa caña/tabacco, è finalmente il turno di Guccini a salire sul palco. Accompagnato da Carlo Petrini e da un incontenibile Sergio Staino, il cantautore attraversa con le parole oltre cinquant‘anni di storia contemporanea, da Pavana sull‘Appennino a Bologna, Barcellona, Cuba, dagli anni Sessanta a oggi. I tre, insieme, celebrano la vita passata e scherzano sulla morte con aneddoti divertenti e un po' rassegnati che hanno forse il colore di favole spente, ma lo stesso desiderio di cambiare il mondo e la stessa rabbia poetica di quando tutto ebbe inizio.
È evidente che tra il pubblico non ci sia nessun Bertoncelli e l‘atmosfera non è affatto barocca come sarebbe alla stessa ora su RaiUno, anzi sembra piuttosto di essere all‘osteria da Vito. Nonostante gli oltre 70 anni suonati da un pezzo, con il grande Francesco Guccini si ride sempre, si sogna, non si pensa all‘America, non si rinchiudono le idee in una galera e non si arriva mai per contrarietà. 









di Andrea Testini





giovedì 26 giugno 2014

L'Erasmus a Barcellona con Optima Italia Erasmus

Sarà la perfetta armonia tra cosmopolitismo e tradizione spagnola, sarà l’architettura modernista dei palazzi di Gaudì, saranno le tapas e i litri di cava che si consumano nelle affollate stradine del centro. Ciò che è certo è che Barcellona ha un fascino ineguagliabile.
Marco Cavaliere è uno tra le migliaia di studenti che scelgono la capitale catalana per trascorrere il loro Erasmus. Iscritto alla facoltà di Ingegneria gestionale ma con il pallino della scrittura, il ventitreenne di Lamezia Terme ha già all’attivo diverse pubblicazioni tra romanzi e storie di viaggi. E si appresta a includere nel suo prossimo lavoro le storie e i dettagli che Barcellona gli sta regalando. Ma il suo soggiorno ha qualcosa di speciale rispetto a quello degli altri, perché c’è qualcuno che ha pensato di semplificarlo, incrementando il magro contributo economico che gli studenti ricevono dalla Commissione europea.
Semplificare la vita. La mission di Optima Italia è la chiave per comprendere lo spirito che c’è dietro Optima Erasmus, l’inedita iniziativa che l’azienda napoletana ha lanciato quest’anno. La Google del Meridione è una multiutility leader nei servizi integrati dei settori dell’energia e delle telecomunicazioni che ha deciso di promuovere un progetto destinato a lasciare il segno.
Optima Erasmus è un progetto di responsabilità sociale che mira a promuovere i valori della mobilità e dell’integrazione europea, e a formare le nuove generazioni di studenti “semplificando” la loro vita da Erasmus.
In un momento storico caratterizzato da una profonda crisi economica e da una disaffezione nei confronti delle istituzioni sovranazionali, in primis quelle dell’Unione Europea, Optima decide di investire energie e risorse materiali per colmare questo distacco. E lo fa sostenendo il programma europeo che da 27 anni permette agli universitari europei di spostarsi all’interno del continente per trascorrere un periodo di studi in un altro Paese. Nuova università, nuove amicizie, nuove culture. Per molti giovani si tratta della loro prima esperienza lontano da casa. Senza contare che proprio l’anno scorso il programma ha rischiato di interrompersi a causa dei pesanti tagli ai fondi che la Commissione europea destina alle Agenzie nazionali per finanziare gli studenti in partenza. Optima Italia non poteva quindi scegliere un settore più indicato di questo per poter realizzare un investimento nell’ottica della responsabilità sociale d’impresa.
Il progetto assume un valore ancora più imponente se si pensa che per la prima volta è un’azienda privata che finanzia con le sue risorse economiche un programma dell’Unione europa, e non il contrario, sfatando così l’immagine di un Sud che sperpera il denaro pubblico. Per la sua prima edizione, Optima ha stanziato 8 borse speciali del valore di 2.000 euro ciascuna, destinate ad altrettanti studenti Erasmus.
Dopo aver superato le selezioni, che prevedono una prima fase di casting dal vivo e una seconda basata sul voto online, gli Optima Erasmus Students si impegnano a realizzare una specie di diario della loro esperienza all’estero. Il “sociality” di Optima è la nuova frontiera dell’entertainment che sposa l’empowerment. I protagonsiti diventano veri e propri citizen journalist attraverso la pubblicazione di video, immagini e articoli, sia dal punto di vista del tempo libero che dell’impegno di studio.
Dopo la presentazione il passato marzo in una conferenza stampa presso la sede di Bruxelles del Parlamento europeo, in presenza del vice-Presidente Gianni Pittella, testimonial d’eccezione dell’iniziativa e fervente sostenitore dell’importanza del programma di mobilità, Optima Erasmus ha deciso di oltrepassare i confini nazionali. Per l’edizione 2015 sono, infatti, previste 10 borse di studio, del valore di 3.000 euro ciascuna, da destinare anche a studenti provenienti da atenei di tutta Europa.
E con quale miglior paese stabilire la prima partnership se non con la Spagna? Meta Erasmus per eccellenza - stando alle statistiche diffuse dalla piattaforma online
Statisticsforall.eu, che raggruppa i dati riguardanti la partecipazione ai progetti di mobilità europei fino al 2011, collocandola al vertice della classifica dei paesi di destinazione con un netto distacco sul secondo - la Spagna si prepara ad ospitare il lancio del “sociality”.

mercoledì 30 aprile 2014

Il Primavera Sound 2014 ... finalmente!

Finalmente ci siamo. Manca meno di un mese all'inizio del Primavera Sound, il festival rock che ormai è diventato un appuntamento irrinunciabile per gli amanti della musica di tutto il mondo.
Dal 28 al 31 Maggio prossimo, infatti, si succederanno artisti di fama mondiale come Pixies, Stromae, Mogwai, Nine Inch Nails, Queens of the Stone Age e Arcade Fire, ma oltre alle superstars consigliamo vivamente tutti gli eventi correlati al festival, tra cui decine di concerti gratuiti e musica vibrante ad ogni ora del giorno ad allietare chi, come noi, non rinuncerà ad una passeggiata tra i vicoli del Borne e il parco della Ciutadella.


Troverete tutte le informazioni sul programma e su come acquistare i biglietti sul sito officiale http://www.primaverasound.es/

venerdì 20 settembre 2013


Tornei di Poker a Barcellona tra divertimento e cultura

Il Casinò di Barcellona

Si sono appena conclusi gli EPT, tornei europei di poker con tappa Barcellona, difatti la piu` grande manifestazione legata ai tavoli verdi di sempre sul territorio spagnolo. Una decima stagione entusiasmante che ha visto moltissimi italiani raggiungere la capitale catalana per partecipare ad uno dei numerosi eventi, o anche solo per gustarsi le performance dei propri beniamini.

Ad attirare l`attenzione mediatica ci hanno pensato poi non solo i poker player professionisti piu` grandi al mondo ma anche personalità del mondo dello spettacolo e dello sport. Su tutti Ronaldo e Gerard Piqué. Il primo è ora testimonial di Pokerstars mentre il secondo, difensore del FC Barcellona, si diletta nel poker con risultati da giocatore professionista.

Nell`evento principale della manifestazione si sono poi distinti 13 italiani, giunti alle battute finali. Ottima la prestazione di Antonio Buonanno, che è stato scalzato però da Luca Fiorini, unico italiano ad essere arrivato tra i 24 finalisti del torneo. Fiorini ha chiuso poi in quarta posizione portandosi a casa ben 328.000 euro, mentre il primo posto è andato all`inglese Tom Middleton con un premio complessivo di ben 942.000 euro.

Una splendida cornice per la competizione presso il Casino Barcelona, nel cuore del Port Olimpic, che oltre ad una sorprendente offerta ludica si distingue nel panorama internazionale anche per quella gastronomica. Se state meditando di prendere parte all`evento il prossimo anno allora date un`occhiata alla raccolta di 70 foto pubblicate da Pokerlistings per farvi un`idea di ciò che vi aspetta, non solo all`interno della struttura ma anche in tutti gli eventi mondani organizzate in una città dove divertimento e cultura sono sempre all`ordine del giorno.
Gerard Piqué

venerdì 26 aprile 2013

Cuatro Bar: l'aperitivo italiano a Barcellona

Il Cuatro Bar non è solo un semplice bar, ristorante o cockteleria, ma è un locale moderno in cui si respira arte e cultura e dove è possibile godere del miglior aperitivo italiano a Barcellona.
Ottimi piatti tipici accompagnati da uno spritz da leccarsi i baffi direbbero in molti...eh già, proprio i baffi perchè una delle serate a tema organizzate dai mitici proprietari si chiama la festa del baffo (del bigote in spagnolo), cioè chi porta i baffi naturali è il benvenuto e chi non li ha può sempre farseli disegnare all'interno del locale, magari dopo un delizioso mojito o anche due!
Ma è altrettanto imperdibile l'originale Electrobuffet del giovedì o la serata SNAP con aperitivo e musica dal vivo che di solito si svolge il martedì o il mercoledì di ogni settimana e non è finita qui perchè spesso è possibile assistere a creazioni di body painting dal vivo e piccoli spettacoli teatrali, ma per chi non vuole rimanere a mani vuote, consigliamo di iscriversi alla pagina facebook del Cuatro Bar per essere aggiornati sulle date degli eventi.
Ancora non siete convinti di andare al Cuatro Bar? Allora possiamo dire che alle pareti sono affissi dei meravigliosi quadri dell'artista italiano Roberto Paini che regalano all'ambiente un'atmosfera unica, magica e anche un pò profana.
 
 
 
 

Eugenio Finardi live @ Barcellona

Il celebre cantautore italiano Eugenio Finardi, ospite del festival Cose di Amilcare, si è esibito a Barcellona in un concerto intimo e nostalgico, nel quale ha ripercorso la sua grande e intensa carriera ma si è anche lasciato andare con alcune cover di artisti come per esempio Bob Marley e duetti con il cantante catalano Joan Isaac.
Nel pomeriggio, prima del concerto, Finardi ha tenuto anche una conferenza presso l'Istituto italiano di cultura di Barcellona regalando al pubblico momenti piacevoli e parole intense di significati come solo i grandi cantautori riescono a fare...

La Barceloneta: il mare a Barcellona

Barcellona è una grande città che si affaccia sul mar Mediterraneo e questo è noto pressochè a tutti. Quello che in molti italiani non conoscono è il quartiere della Barceloneta, le sue origini e l'atmosfera che si respira in questo Barrio marinero della capitale catalana.
Siamo andati perciò alla scoperta della Barceloneta con la nostra Annalisa e abbiamo registrato questo breve video...




Sonar Barcelona 2013 - 13.14.15 Giugno

SONAR BARCELONA 2013 - Festival of Advanced Music and New Media Art


La ventesima edizione del Sonar sta per arrivare a Barcellona! Tra i grandi nomi di quest'anno ci saranno Richie Hawtin, Pet Shop Boys, Kraftwerk, Soulwax, Skrillex e tanti altri che regaleranno alla capitale catalana le ormai solite giornate di locura completa verso la metà di Giugno.
Per maggiori info sui biglietti e sul programma completo del Sonar 2013 potete visitare la pagina web ufficiale: http://www.sonar.es/en/2013/
Intanto godetevi qualche frammento dell'esibizione improvvisata al mercato della Boqueria del Dj canadese Richie Hawtin nell'edizione del Sonar 2012...


Stefano Bollani @ Barcelona Jazz Festival

Di artisti italiani a Barcellona se ne vedono un sacco, famosi e meno famosi, bravi e meno bravi, ma lui, Stefano Bollani, è riuscito davvero a mettere tutti d'accordo, concedendosi in un'esibizione memorabile, anche perchè verso metà concerto ha cominciato a circolare all'interno del locale la voce sulla caduta del governo Berlusconi!
Già nel pomeriggio Stefano si era dimostrato disponibile e simpatico rilasciando un'intervista alle nostre telecamere, poi lo abbiamo raggiunto col suo entourage presso lo storico locale Luz de Gas, uno dei più antichi e affascinanti di tutta Barcellona.
Memorabile il concerto dicevamo giustappunto, i suoni di un pianoforte che riempiono l'anima, note semplici come semplice si è dimostrato il pianista, quasi intimorito di fronte al mix di pubblico catalo-italiano...ma l'esibizione scioglie gli spettatori lentamente, gli applausi cominciano a scrosciare e quando fa del jazz sulle note dei cartoni animati, diventano risate. Ma c'è ancora tempo per dediche suggestive e romantiche in un ambiente meraviglioso in cui il grande Bollani, per un paio d'ore è riuscito a portarci indietro nel tempo.


Il Robin Hood delle banche

di Annalisa Pellegrino

 
Catalano, 36 anni, faccia pulita,un ragazzo come tanti eppure Enric Duran Giralt è stato definito il Robin Hood delle banche. Attivista e sostenitore del sistema per la diminuzione regolare e controllata della produzione economica con l’obbiettivo di stabilire una nuova relazione di equilibrio tra l’essere umano e la natura ma soprattutto tra gli stessi esseri umani, si è guadagnato questo appellativo quasi cinque anni fa. Tutto è iniziato il 17 settembre del 2008, quando Duran pubblica un articolo chiamato “ho rubato 492.000 euro a chi più ci deruba” per denunciare il sistema capitalistico e per creare alternative alla forma attuale della società, stampato sul giornale gratuito “Crisi”. Nell’articolo Enric spiega il procedimento seguito. Egli Chiese 68 prestiti differenti a 39 entità finanziarie con le scuse più normali : comprare una macchina, riformare casa etc. ,creò una impresa fantasma e falsificò documenti affinchè il sistema di controllo del credito non rilevasse questo indebitamento esagerato. Pubblicato l’articolo annunciò che si sarebbe trasferito per un tempo indeterminato in un altro continente per sfuggire alle denuncie degli enti defraudati. Dichiarò inoltre di tenere per sè una piccola somma di denaro per sopravvivere durante questo tempo e non scartò l’idea di poter finire ugualmente in prigione. La cosa incredibile fu che nessuno tra gli enti truffati sporse denuncia contro Enric Duran, alcune delle banche dichiararono addirittura che le somme sottratte erano di scarsa rilevanza. Davanti alla mancanza di un processo a suo carico, Duran si chiese se quello che si voleva mantenere non fosse appunto un silenzio su tutta la faccenda per non dare risonanza alla sua protesta. Un mese dopo la scottante pubblicazione, il 17 di ottobre pubblicò un ulteriore dichiarazione intitolata “ Visto che si è smascherato chi ci deruba, presto tornerò alla attività pubblica” con la ferma volontà di far conoscere al mondo intero la triste verità che politici e banchieri vanno di pari passo per saccheggiare quanto più è possibile i cittadini e portando ad esempio l’assurdità dell’aiuto di 2 miliardi di euro di denaro pubblico concessi dall’Unione Europea agli enti finanzieri. Lo stesso 17 ottobre ben 18 entità finanziarie denunciarono Enric Duran. .Il 17 di marzo 2009 Duran tornò alla ribalta con un nuovo periodico: “Possiamo vivere senza capitalismo” (Podemos vivir sin capitalismo) e fu arrestato dalla polizia. ( Blog: http://enricduran.cat/). Ma per cosa si batte Enric Duran? Cosa ha fatto scattare in lui la voglia di cambiare le cose?. Tutto il denaro preso ai vari enti finanziari è stato totalmente usato per cause sociali e per creare riviste gratuite. I due unici modi per cambiare le cose per Duran sono la disobbedienza civile e l’ espropriazione bancaria e ipotizza come opzione differente alla struttura della nostra società attuale, oppressa da pesi politici e economici, una cooperativa integrale ( in questo caso CIC, Cooperativa Integral Catalana) la quale consiste in una forma giuridica che permetta di costruire uno spazio di relazioni economiche autogestite tra quelli che vi partecipano, si escludono e ci si protegge dall’azione delle banche e dello Stato e legalmente può essere definita come una cooperativa mista di servizi e consumo dove le imprese e le singole persone possano partecipare scambiando servizi internamente alla cooperativa e vendere all’infuori di questa http://iceautogestion.org/index.php?option=com_content&view=article&id=264:la-cooperativa-in . Questi gli ideali in cui crede fermamente Duran che il 7 di febbraio del 2013 ha sollecitato la sospensione del suo giudizio prevista per il 12 di febbraio, apportando alla sua richiesta motivazioni come la lesa al diritto di difesa, avendo avuto solo tre settimane di preavviso per preparare le prove relative al processo e essendosi visto respingere ben 32 testimoni tra impiegati delle stesse officine bancarie etc. Davanti a questa “farsa giuridica” come l’ha definita Enric, il Robin Hood dei giorni nostri ha optato per la disobbedienza civile e non si è presentato a giudizio. Forse le modalità dell’attivismo di Duran possono essere messe in discussione è opinabile il suo modo di agire, però quello che questo ragazzo ha iniziato è un movimento diverso, per una volta meno astratto, fatto di idee, fatti e soprattutto alternative, cose in cui poter credere e cose su cui riflettere, un esempio da tener presente e sicuramente una spinta di cui abbiamo bisogno!